mercoledì 31 agosto 2011

Zdorina e sport, parte prima

Una zdora moderna, in particolar modo se zdorina deve anche mantenersi in forma... visto che oramai la tecnologia ha eliminato la maggior parte delle fatiche nei lavori domestici ed ha quindi limitato l'azione rassodante di tali attività, si deve quindi ricorrere ad attività sportive.
Palestra, piscina... per una zdora economa costan troppo ed andrebbero a pesare sui conti della tanto amata magione. Rimane la corsa, poca spesa molta resa... per chi piace... alla zdorina in questione annoia tantissimo... sennò la bicicletta. Chi non ha una bicicletta in garage? una qualsiasi, anche un catenaccio va bene, l'importante è pedalare!
Ricordo in particolare uno dei "guai" che ho combinato su tale mezzo... stavvo percorrendo l'argine del grande fiume all'inseguimento del "miè ambros" biciclista avanzato (ovviamente lui con mezzo tecnologico moderno io sul mio vintage) quando d'un tratto termina l'asfalto per lasciar posto al fondo "giarato"... ma ormai ho preso lo slancio, ho il vento in poppa e... MAI frenare con il freno anteriore sulla giarina!!! mi ritrovo a terra stesa con il "mio" vintage steso a fianco... acc il vintage è la bici del papà... prima preoccupazione è guardare come sta la bici... poi, dopo aver notato lo sguardo alquanto preoccupato dell'ambros, controllare me stessa... acc ho le stigmati... Da fonte certa (ambros) pare che frenando con il freno davanti, sia decollata stile superman (ma con le mutande al loro posto) e sia planata sul giarino di palmi... scena memorabile, a sua detta, un po' meno per me...
Con i palmi insanguinati e un po' di acciacchi sull'argine del grande fiume... che fare?? Puntiamo al primo bar (fortunetamente di un amico) e gli inauguriamo la cassetta del pronto soccorso... una settiamana da Padre Pio e il guaio è passato... anche se tutt'oggi quando cambia il tempo la zona dei palmi cambia lievemente colore... così da perfetta zdora non ancora di calli munita so come prevedere il tempo ;-)
Oggi ricetta molto apprezzata in famiglia... con le mani così ridotte per quella settimana è stata dura... niente fornelli, per fortuna c'era e c'è la zdora madre!

La ricetta è tratta dal vecchio ricettario dell'Artusi... chi non ne ha almeno un paio in casa???

Torta mantovana
Farina, grammi 170.
Zucchero, grammi 170.
Burro, grammi 150.
Mandorle dolci e pinoli, grammi 50 ( Consiglio vivamente di mettere molte più mandorle e pinoli )
Uova intere, n. l.
Rossi d'uovo, n. 4.

Odore di scorza di limone. Si lavorano prima per bene col mestolo, entro una catinella, le uova collo zucchero; poi vi si versa a poco per volta la farina, lavorandola ancora, e per ultimo il burro liquefatto a bagno-maria. Si mette il composto in una teglia di rame unta col burro e spolverizzata di zucchero a velo e farina o di pangrattato e si rifiorisce al disopra con le mandorle e i pinoli. I pinoli tagliateli in due pel traverso e le mandorle, dopo averle sbucciate coll'acqua calda e spaccate per il lungo, tagliatele di traverso, facendone d'ogni metà quattro o cinque pezzetti. Badate che questa torta non riesca più grossa di un dito e mezzo o due al più onde abbia modo di rasciugarsi bene nel forno, che va tenuto a moderato calore.

La accompagnerei con un buon moscato Fiori d'arancio dei colli Euganei

1 commento:

Topadiscus ha detto...

Ciao zdorina.....sono morta dal ridere ad immaginarti mentre fai l'inseguimento del tò ambros!!!
Poi non mi sono stupita della tua caduta....chi dice zdorina...dice danno!!! :-)