domenica 30 ottobre 2011

I caplaz della zdorina

Finalmente posso pubblicare la ricetta che ogni zdora, zdorina e zdoretta deve conoscere... so che qualcuno potrà contestarmi il ripieno, soprattutto chi è della zona mantovana... de gustibus... questa è la ricetta ufficiale tramandata dalla zdora nonna alla zdora madre e quindi a me... provateli prima di giudicare!!! L'unico problema e rischio per questa ricetta è che il gusto è affidato quasi totalmente alla qualità della zucca... nel caso vi accorgiate, mentre la preparate, che manca di gusto, aggiungete più noce moscata e formaggio ;-)


Caplaz

(per 2 persone)

100 g di farina
1 uovo
una bustina di zafferano
zucca
noce moscata
grana o pecorino grattugiato
sale pepe
burro - salvia


Impastate la farina con l'uovo, un pizzico di sale e lo zafferano (so che non ci andrebbe, ma da quel tocco di colore che non guasta e che li rende ancora più appetibili, visto che li andrenìmo a condire con burro e salvia...se li condite con il ragù potete anche evitare lo zafferano) in una terrina (è inutile cercare di far i fenomeni con la fontanella), aggiungere un goccio d'acqua se necessario.
Mentre si lascia a riposo l'impasto in un canovaccio, passare la zucca precedentemente cotta (o da voi o da qualcun'altro se l'avete acquistata già cotta) (preferibilmente al forno, ma anche bollita va bene) in padella. Farla cuocere finchè non diventa come un purea. Aggungere il formaggio, la noce moscata, sale e pepe. Lasciare il composto a riposare e raffreddare.
Riprendere l'impasto e infarinando bene il piano di lavoro, tirare la sfoglia con il mattarello... come si diceva una volta guardando attraverso la sfoglia si deve veder San Luca...
Tagliare la sfoglia a quadri usando il mattarello come una riga, riempirli con il ripieno preparato e chiuderli a caplaz ;-)
Cuocerli in abbondante acqua salata, scolarli al dente e passarli nella padella dove precedentemente si era fatto sciogliere il burro con la salvia... impiattare e spolverizzare con il grana... Buon appetito!

ottimi anche conditi con un buon ragù (di cui presto spero di potervi passare la ricetta)...



Birra consigliata: McChuffe ;-)

lunedì 24 ottobre 2011

Zdorina... No Paella, no party...

La zdorina non si è dimenticata di voi eh?!! Si è invece data da fare ai fornelli ;-)
E finalmente posso pubblicare la tanto attesa ricetta della:

Paella

x 15 persone

(senza pesce e senza pomodoro causa commensali intolleranti)

1 confezione di salsiccia grossa

1 confezione di salsiccia sottile

1 coniglio a pezzi

1 confezione da 8 sovracoscie di pollo

1 confezione di costine di maiale

Fagiolini

Piselli in abbondanza

Carote

Peperoni, rosso e verde

Cipolla

1,5 kg di riso

3 bustine di zafferano

olio, sale, pepe, vino bianco, brodo


Le quantità degli ingredienti vanno a discrezione e a gusto... Innanzitutto pulite e tagliare a listarelle le verdure e a tocchetti la carne. Rosolare la carne con un filo d'olio (meglio usare padelle diverse per tipo di carne) e, quando inzia ad attaccarsi alle padelle, irrorarla di vino bianco e salarla e peparla. Far apassire la cipolla e unirvi i peperoni a crudo, le carote, i tegolini e i piselli precedentemente sbollentati in acqua salata. Quando carne e verdure sono quasi cotti, unirli in un unico contenitore. Nella Padellona da Paella, anzi nelle padellone, far apassire la cipolla con un filo d'olio, unire quindi il riso, farlo tostare per un paio di minuti e quindi unire il condimento di carne e verdure precedentemente preparato con il suo sugo di cottura. Unire lo zafferano e portare a cottura tirando il risotto alternando brodo e vino bianco... Buonissimo appetito!!! Quale miglior piatto per una serata ottimamente riuscita!!!

Ovviamente va accompagnato da fiumi di Sangria!!!




Vi consiglio di preparare questo piatto in compagnia degli altri commensali, il risultato sarà ancora migliore!!!

martedì 11 ottobre 2011

Pedalare da zdorina

Nell'utilizzo della vostra stilosa bicicletta potrà capitarvi di dover affrontare delle salite, sempre per stare a ruota dell'ambroso ciclista... per evitare la fatica psicologica, che aumenta esponenzialmente quella fisica (inevitabile), fissate bene la sella (così dite al moroso ;-)) del compagno che vi precede (buona norma stare sempre in coda per farsi "tagliare il vento") e NON guardate altro, fate in modo di non vedere che state andando in salita!!! Pedalando nell'inconsapevolezza del tracciato percorso riuscirete a non mollare e a terminare il giro mantenedo un buon ritmo. Su di me funziona... almeno finchè non mi viene detta le velocità o il dislivello che sto affrontando e... la stanchezza mi assale ;-)

Ah... finito il giro in bicicletta cosa c'è di meglio di una buona pizza!! Un consiglio: fatevela, non fidatevi delle pizze d'asporto... sai quando le ordini ma non sai quando ti arrivano e soprattutto da quanto sono uscite dal forno :-/


La ricetta di oggi è stata inventata al volo con quello che si aveva in casa (se fate caso, nella foto è ben presente il "piano di riserva": pizza d'asporto, prima della brutta esperienza)... il risultato, a sorpresa, è stato veramente gradito...


Straccetti all'uva




una confezione di straccetti di manzo

uva bianca

olio piccante

aceto balsamico

sale e pepe



tagliare a metà i chicchi d'uva e farli saltare il padella con un filo d'olio piccante, lasciarli un po' appassire e aggiungere l'aceto balsamico (nella quantità che più si gradisce), aggiungere quindi gli straccetti, farli saltare velocemente tenendoli leggermente al sangue, aggiustare di sale e pepe e servire... buon appetito ;-)


ottimo accompagnamento è una buona birra Floreffe scura

giovedì 6 ottobre 2011

Parlare da zdorina 2

 Oggi un altro po' di cultura:

  Parole:
  • Spoja: -da tajadel, -da lasagn, -da caplit, -da grostal... Sfoglia
  • Sprunella: -dal spron, -da tajar i crostal... Speronella, in cucina, rotella affilata liscia o zigrinata per il taglio della sfoglia.
Proverbio:
  • Ciapa, Torna e fa ca t'in vanza!Prendi, torna e fai che te rimangano(Tipico del gioco del Trionfo)
Modo di dire:
  • Pui dal cunsorzi.
    Inetto credulone. 


E una gustosa variazione al drink "VM Peach":

VM Pear
Vodka bianca
Martini bianco dolce
Una pera
succo di limone

Tagliare a tocchetti la pera e dividerla nei bicchieri, irrorarla con il succo di limone, quindi aggiungere la vodka e il martini freddi da frigo nelle quantità che personalmente si preferiscono (se si preferisce secco versare più vodka che martini, viceversa se lo si preferisce più dolce)...
Buon ape ;-)

 
Si accompagna ancora maglio a stuzzichini al formaggio







lunedì 3 ottobre 2011

consiglio da zdorina

Mai uscire impreparate!!! 
E' sempre bene avere una o due spille, da balia e non, in borsa...
Capita di mettersi "in tiro" per un'uscita in discoteca, un bel tubino longuette aderente con spacco posteriore. E capita anche di dover salire su uno di quei macchinoni che oggi van tanto di moda (mannaggia a chi li ha inventati!!!) e di fare quindi un passo troppo lungo e.... strap... lo spacco sexy posteriore eccede nel suo essere sexy... ovviamente accade in un momento di non ritorno della serata... che fare? Corsa in bagno con l'amica, spilla da balia e, ancora meglio, una bella spilla colorata e scintillante alla mano e lo spacco torna ad avere la sua funzione con un tocco personale in più ;-)

Oggi condivido la ricetta, trovata in un giornale, di un dolce che la Zdora madre ha sperimentato ultimamente con ottimi risultati :-)

Torta al cioccolatato di pesche farcita 


Per la base:
75 g di cioccolato fondente,
40 g di burro,
2 uova,
50 g di zucchero,
circa 80 g di farina “00″
5 dl di latte,
1/2 bustina di lievito per dolci.

 
Per la farcia:
250 g ricotta,
4 grosse pesche,
80 g zucchero,
2 cucchiai di latte,
4 fogli di colla di pesce,
zucchero a velo.

Spezzettate il cioccolato e fatelo sciogliere a bagnomaria in una casseruola insieme al burro. Montate le uova con la frusta unendo lo zucchero poco per volta. Aggiungete la farina setacciata con il lievito (non ho pesato la quantità di farina, circa 80 g, in gni caso si deve ottenere una consistenza cremosa ma ancora “liquida”), quindi aggiungete il latte e mescolate bene; infine unite il cioccolato fuso.
Versate il composto ottenuto in uno stampo rotondo in uno spessore di 1 cm e fatelo cuocere in forno caldo a 180 °C per circa 15 min. Fate raffreddare.
Preparate la farcia: fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per 5 min. Sbucciate le pesche e tagliatele a pezzettini di piccole dimensioni. Lavorate la ricotta in una terrina e aggiungete lo zucchero, quindi aggiungete le pesche. Fate scaldare il latte in un pentolino, unite la gelatina strizzata e mescolate fino a scioglierla completamente; quindi, aggiungetela al composto di ricotta.
Sformate la torta, tagliatela a metà nel senso dello spessore e farcitela con il composto di pesche e ricotta, quindi trasferitela in frigo e lasciatela riposare per almeno due ore. Al momento di servire, spolverizzatela con lo zucchero a velo.

In abbinamento consiglio un buon Marzemino fresco dei colli Euganei ;-)
e... grazie mamma.